sabato 29 aprile 2023

Le valutazioni della performance della scuola - Con Joshua Honeycutt Balduzzi (Puntate 572-3 in onda il 2-9/5/23)

Banco del liceo Virgilio di Roma
fotografato da Derrick nel 2018
Puntata 572

Questa è la puntata 572 di Derrick, una pillola settimanale dedicata di solito a energia, ambiente, economia. Dico di solito perché ogni tanto ci sono digressioni, e forse la principale di queste è stata già in passato la scuola, di cui io non sono un esperto, ragion per cui ho invitato a parlarne chi ne sa, oppure ho citato studi in materia.

Di scuola mi occupo semplicemente perché credo sia lo strumento più importante e l’investimento più prezioso per la società. La crescita – o la sopravvivenza – delle democrazie, tanto per dire una cosa da poco, dipendono dall’istruzione. A livello individuale, insieme alla famiglia di origine credo che la qualità dei prof incontrati nella scuola dell’obbligo sia uno dei fattori più decisivi nell’indirizzare le nostre vite in una direzione o nell’altra, nell’attribuirci maggiori o minori capacità di cavarcela, di essere felici, di contribuire al progresso.

A margine di una conferenza ad Aviano, alcune settimane fa, ho avuto il piacere di incontrare di nuovo Joshua Honeycutt Balduzzi, un giovane insegnante di italiano, storia e geografia in una scuola secondaria di primo grado (le vecchie medie) in Friuli. Honeycutt Balduzzi è una persona impegnata in vari fronti, e naturalmente ha idee anche su come l’istituzione per cui lavora, la scuola, potrebbe essere più efficace.
Approfitteremo delle sue competenze per almeno due puntate, partendo oggi con un punto sugli esiti dei test di competenze somministrati agli allievi della scuola italiana.

Qui la voce di Honeycutt Balduzzi: https://youtu.be/b28bTqjHXOY?t=73

Grazie a Joshua Honeycutt Balduzzi, che ritroveremo nella prossima puntata per parlare di valutazione degli insegnanti, a mio avviso un grande disastroso tabù della scuola italiana.

Puntata 573

Chi di noi non ha esperienza di quanto sia stata importante per la propria formazione la qualità degli insegnanti a scuola?

Quale genitore non pagherebbe care informazioni preventive sul talento e la professionalità dei prof nella classe in cui pensa di iscrivere il figlio?

Valutare i docenti si può, con tecniche già testate in altri Paesi, e c’è evidenza che la presenza di sistemi di valutazione, se efficaci, aumenti la qualità del loro lavoro.

Ma gli amici insegnanti che ho io sembrano perlopiù convinti che qualsiasi giudizio al proprio lavoro non possa che essere distorto, inutile o lesivo della propria “libertà d’insegnamento”.

Queste righe erano l’inizio della puntata 374 di Derrick andata in onda nel 2018. Se gli insegnati che conosco la pensano perlopiù come riferivo nel 2018, ora abbiamo il piacere di avere con noi per la seconda puntata di seguito un’autorevole eccezione: Joshua Honeycutt Balduzzi, che ci parla proprio di valutazione degli insegnati anche in termine di sua esperienza:

https://youtu.be/7YSIV18ZW3s?t=60

Grazie a Joshua Honeycutt Balduzzi.


Link

Tutte le puntate di Derrick sulla scuola in ordine anticronologico (a partire da questa): http://derrickenergia.blogspot.com/search/label/Scuola

Informazioni da Openpolis sui dati di questa puntata:


domenica 16 aprile 2023

Il successo dell'auto elettrica e la resistenza (Puntata 571 in onda il 18/4/23)

Stazione di ricarica Tesla a Occhiobello fotografata da Derrick nel 2017
Stazione di ricarica Tesla a Occhiobello
fotografata da Derrick nel 2017
Le immatricolazioni di veicoli completamente elettrici in Italia nel mese di marzo [2023] sono in aumento di oltre l’80% sul 2022 a oltre 8.000 unità. Anche le infrastrutture di ricarica crescono, con un ritmo superiore ai 300 nuovi punti a settimana con un totale nazionale di oltre 41.000.

La resistenza a questo cambiamento è umanissima e si fa sentire in tante forme, tra cui asserire piuttosto insensatamente che sia peggio importare terre rare a ogni cambio di batterie o motore che 50 litri di prodotti petroliferi a ogni rifornimento danneggiando clima e aria, oppure che l’energia per alimentare le auto venga da carbone.

Su Derrick spesso ospitiamo esperti e rappresentanti dei settori che citiamo. Oggi la voce sarà quella di Francesco Naso, segretario generale di Motus-E che lui stesso ci dice cos’è, oltre a reagire ad alcune domande che per brevità non vi faccio ascoltare visto che le risposte sono già autoesplicative.

Il podcast della puntata oltre che sul sito di Radio Radicale è qui: https://youtu.be/ujRimfk62us

Grazie a Francesco Naso

Link

domenica 19 marzo 2023

Ricarica di auto elettriche in garage condominiali (Puntata 568 in onda il 21/3/23)

Sistema di ricarica per bus elettrici a Putrajaya
(Foto Derrick)
Siete proprietari di un box auto in un garage condominiale? Allora questa puntata è per voi.

Prima di andare ai fatti faccio una premessa: nei garage dei condomini l’impianto elettrico è collegato al contatore condominiale e soggetto a regole progettuali particolari che si applicano ai locali a “maggior rischio di incendio” come dice una sezione dedicata delle norme impiantistiche CEI rilevanti. Quindi, a meno di non aver fatto installare un proprio contatore o a meno che non ci siano subcontatori condominiali che di norma non sono giustificabili dall’ammontare dei consumi, ciò che si consuma nel box finisce socializzato nelle spese di condominio come bolletta della cosiddetta “luce scale”, a una tariffa di solito molto più costosa di quella negli appartamenti di residenza privati.

Bene, veniamo al dunque. Il mio amico Antoine mi ha fatto vedere una lettera inviata dal suo
amministratore di condominio, in cui si lamentano danni all’impianto elettrico del garage e spese dovuti a ricariche di auto elettriche nei box usando l’impianto condominiale.

La lettera in modo piuttosto dettagliato (un amministratore alacre, si direbbe) si profonde in spiegazioni su perché il fatto riscontrato non è accettabile sulla base di due filoni principali di argomenti:

  1. Gli impianti elettrici del garage non sono adatti a carichi così intensi, e in più per motivi di sicurezza il regolamento del condominio prevede che qualunque apparecchio elettrico anche di piccoli consumi debba essere spento quando il box è impresidiato.
  2. Non è accettabile che i condòmini paghino i costi di ricarica delle auto elettriche altrui, perdipiù (aggiungo io) a un costo più elevato di quello che ci sarebbe con una fornitura dedicata.

Vi confesso che lo stesso problema c’è nel garage in cui ho il mio box. Semplicemente, non è ancora emerso perché i ricaricatori a sbafo sono in misura abbastanza contenuta da non aver suscitato reazioni.

Che commenti mi vengono?

Intanto, che questa situazione sarà presto diffusissima e non eludibile. Prevedo molto lavoro per gli installatori di subcontatori o richieste di attivazione di contatori per nuove utenze di ricarica nei box, o ancora richieste di modifica degli impianti per collegare il box all’utenza dell’appartamento sovrastante di chi abita nello stesso stabile. A ben vedere, sarebbe molto più razionale rispetto a quest’ultima soluzione che le norme permettessero di collegare virtualmente il contatore di un box a quello dell’appartamento nello stesso stabile.

La buona notizia è che il problema non dovrebbe riscontrarsi con gli scooter o altri mezzi elettrici più piccoli, che sono normalmente dotati di batterie staccabili che possono essere ricaricate a casa con la propria energia. A meno di non farla sporca, come - ci giurerei – molti fanno.


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  • L'audio di questa puntata è anche su Youtube qui