sabato 2 novembre 2024

Automobili ed economia (Puntata 644 in onda il 5/11/24)

Ciclabile a Fossacesia 
Ho imparato a diffidare delle frasi “Non potremo mai fare a meno di”. Sono normalmente utilizzate quando manca una motivazione che non sia, appunto, l’istinto di pensare che le cose non possano che continuare a essere come “sono sempre state”. Che di solito non è vero: le cose sono state diverse, sono già cambiate qualche volta, ma noi lo stesso tendiamo a pensare che cambiamenti rispetto alla normalità presente siano improbabili. Del resto se il sistema economico e sociale sono poco contendibili i rappresentanti dei business consolidati hanno gioco più facile nell’influenzare le decisioni pubbliche per proteggersi dalle innovazioni.

Recentemente ascoltavo su Radio Radicale un consesso di sindacati e politici dell’opposizione parlare del settore automobilistico. Uno ha detto che un’economia industriale non può esistere senza il settore automobilistico, e un politico, sedicente liberale, gli ha anche dato ragione.

Io tenderei a pensare che un’economia è forte se produce ciò che serve e servirà in modo crescente. Ed è improbabile che, almeno in Europa, il consumo di automobili private possa tornare a essere quello per cui è oggi dimensionata la capacità produttiva.

La ragione principale a mio avviso è tecnologica, e riguarda la guida autonoma. Malgrado la lentezza e la difficoltà con cui si sta diffondendo, la guida autonoma, quando funzionerà anche senza alcun umano a bordo, aumenterà il coefficiente di utilizzazione delle auto, rendendone conveniente la condivisione. Oggi se vado in auto in un posto in cui mi fermerò tutto il giorno l’auto resta lì ad aspettarmi. Tra un po’ se ne andrà a fare altre faccende, magari all’interno della famiglia – a cui quindi basterà un veicolo – o nell’ambito di un programma di car sharing. Più tardi quell’auto, o un altro esemplare, tornerà a prendermi.

Ne serviranno di meno, facciamocene una ragione. E non sarà male riconquistare l’uso di quella parte delle città oggi dedicata alle auto in sosta.

Intanto però nelle città italiane le auto sono ancora cresciute. Un recente rapporto di Legambiente sulle 10 più popolose mostra che tutte hanno aumentato il numero di auto rispetto a dieci anni fa, con Catania che addirittura sfiora le 8 auto per 10 abitanti, Torino quasi 7 e Roma 6,6. E siamo il paese più motorizzato dell’Unione Europea.

Riempire la gente di sussidi per continuare a comprarle mi sembra insensato. Per me ha fatto bene il Governo a prevederne un taglio nella proposta di legge di bilancio 2025. 

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