Un amico mi ha chiesto come mai le aziende dell'energia non stiano facendo la loro parte nella crisi offrendo sconti o energia gratis in modo simile, per esempio, ad altre che operano nelle telecomunicazioni o nei contenuti online.
La risposta è nella struttura dei costi dei venditori di energia puri, cioè non integrati con altre attività come la gestione delle reti o la produzione. Questi operatori vendono una commodity i cui costi variabili non sono nulli come quelli di una telefonata, e in più devono raccogliere tasse e paratasse sulla restituzione delle quali le istituzioni al momento non stanno facendo alcuno sconto.
Nei vari decreti di risposta alla crisi coronavirus molti si aspettavano anche interventi di rinvio o rateizzazione delle bollette dell’energia. Ciò però al momento in cui scrivo questo articolo non è avvenuto, anche se l’Autorità per l’energia ha previsto con una delibera del 12 marzo [2020] il divieto delle sospensioni di fornitura ai piccoli clienti insolventi. Questo evidentemente causa un incentivo al mancato pagamento cui però non si accompagna nessuna tutela per i venditori, che sono schiacciati tra le morosità dei clienti finali e i loro doveri di pagamento a operatori più a monte della filiera.
Per capirne di più ospitiamo oggi a Derrick Massimo Bello, presidente di Aiget, associazione di grossisti e trader di energia.
Quello dei venditori finali di energia è un segmento per ora piuttosto affollato in Italia, ma se venisse decimato a favore di operatori integrati con altre parti della filiera, cioè quelli che possono contare anche su aree di business non impattate dalle insolvenze, torneremmo a una fase arcaica di scarsa concorrenza. Una cosa del genere dice l’Autorità per l’energia francese, con una delibera il cui link è sotto, che introduce in Francia il principio della suddivisione dell’onere finanziario da rinvio bollette lungo la filiera dell’industria energetica.
Link:
La risposta è nella struttura dei costi dei venditori di energia puri, cioè non integrati con altre attività come la gestione delle reti o la produzione. Questi operatori vendono una commodity i cui costi variabili non sono nulli come quelli di una telefonata, e in più devono raccogliere tasse e paratasse sulla restituzione delle quali le istituzioni al momento non stanno facendo alcuno sconto.
Nei vari decreti di risposta alla crisi coronavirus molti si aspettavano anche interventi di rinvio o rateizzazione delle bollette dell’energia. Ciò però al momento in cui scrivo questo articolo non è avvenuto, anche se l’Autorità per l’energia ha previsto con una delibera del 12 marzo [2020] il divieto delle sospensioni di fornitura ai piccoli clienti insolventi. Questo evidentemente causa un incentivo al mancato pagamento cui però non si accompagna nessuna tutela per i venditori, che sono schiacciati tra le morosità dei clienti finali e i loro doveri di pagamento a operatori più a monte della filiera.
Per capirne di più ospitiamo oggi a Derrick Massimo Bello, presidente di Aiget, associazione di grossisti e trader di energia.
Ho poi chiesto a Massimo
Bello di raccontarmi un esempio nell’ambito della sua associazione.
Una conseguenza delle
osservazioni di Bello è che a fare le spese dei mancati pagamenti sia quella
parte del mercato dell’energia, i venditori finali, che come abbiamo visto
contano su una parte limitata di valore aggiunto rispetto alla bolletta
completa di tasse e oneri generali (questi ultimi a Derrick li abbiamo spesso
chiamati, per la loro natura regolata e redistributiva, paratasse).
Quello dei venditori finali di energia è un segmento per ora piuttosto affollato in Italia, ma se venisse decimato a favore di operatori integrati con altre parti della filiera, cioè quelli che possono contare anche su aree di business non impattate dalle insolvenze, torneremmo a una fase arcaica di scarsa concorrenza. Una cosa del genere dice l’Autorità per l’energia francese, con una delibera il cui link è sotto, che introduce in Francia il principio della suddivisione dell’onere finanziario da rinvio bollette lungo la filiera dell’industria energetica.
Link:
- Prime misure urgenti dell'ARERA (Autorità italiana per l'energia) in risposta all'emergenza Covid-19: https://www.arera.it/it/docs/20/060-20.htm
- Delibera 071/2020 dell'Autorità francese per l'energia (CRE): https://www.cre.fr/Documents/Deliberations/Communication/mesures-en-faveur-des-fournisseurs-prenant-en-compte-des-effets-de-la-crise-sanitaire-sur-les-marches-d-electricite-et-de-gaz-naturel
- Il sito di AIGET: https://www.aiget.it/