"La mano magica dell'artista" all'Art Forum Wurt Capena |
Uno degli ultimi atti del
governo Gentiloni è un decreto-legge di fine maggio 2018 intitolato “Ulteriori
misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo,
Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far
data dal 24 agosto 2016”. Poi, nel processo di conversione da parte della
Commissione parlamentare Speciale sono state approvate modifiche da
parte di esponenti della maggioranza che è verosimile saranno integrate nella
versione approvata nel testo definitivo.
Facciamo un passo
indietro: quali sono gli elementi principali di intervento di soccorso
economico e amministrativo previsti nel decreto originale dell’ottobre 2016?
- Norme sul rimborso dei costi di ricostruzione o riparazione degli immobili
- Trasferimenti alle imprese danneggiate
- Rinvio di scadenze fiscali e giudiziarie
A questi si aggiunge la
decisione dell’Autorità per l’Energia – come in casi precedenti – di sospendere
per 6 mesi il pagamento di bollette di luce e gas (questo è un caso in cui le
autorità fanno concessioni a spese di aziende di mercato), mentre
successivamente è stata stabilita una riduzione delle componenti parafiscali
delle bollette che invece attengono alla loro parte regolata e non di mercato.
Ora, la norma oggi in
fase di approvazione parlamentare prolunga l’esonero o il rinvio del pagamento
di tasse, o oneri tributari e contributivi già previsto nel testo del Governo
Gentiloni, ma introduce anche – con le modifiche in Commissione Speciale cui
accennavo sopra - un parziale ma importante esonero dal rispetto delle norme
edilizie (da quel che capisco anche quelle antisismiche) introdotto con la
seguente frase:
“qualora il progetto di riparazione o ricostruzione dell’edificio danneggiato conduca ad un risultato architettonico e strutturale diverso da quello oggetto della domanda di sanatoria, il progetto deve essere corredato da una relazione asseverata del professionista incaricato attestante che caratteristiche costruttive degli interventi relativi agli abusi sanati non siano state causa esclusiva del danno”
In altri termini, a parte
l’orrendo e involuto burocratese: i benefici pubblici per chi ricostruisce
valgono anche su abusi non sanati nemmeno in fase di ricostruzione, a meno che
questi abusi non siano “causa esclusiva” del danno. Una condizione talmente
drastica che difficilmente qualunque tecnico potrebbe asseverarla.
Condonare abusi edilizi dopo
un terremoto direi che sta alle politiche antisismiche quanto un condono
fiscale a quelle antievasione. In più qui è in ballo anche la mera sicurezza
degli inquilini.
In generale, e questo non
riguarda solo le modifiche della Commissione Speciale, mi sembra che una parte
importante della risposta dello Stato ai terremoti sia di rinuncia alle sue
prerogative di imporre il rispetto di regole di convivenza civile. È scontato o
preoccupante che sia così?
Link utili:
- Il testo del decreto di proroga entrato in Parlamento: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/05/29/18G00085/sg
- La principale norma di intervento post-terremoto: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/10/18/16G00205/sg
- Ulteriore decreto 2017: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/04/10/17A02633/sg
- Delibera Autorità Energia che introduce 6 mesi di sospensione pagamento bollette: https://www.autorita.energia.it/allegati/docs/16/618-16.pdf