Illustrazione di Paolo Ghelfi |
Su queste batterie l’industria del riciclo è matura e
profittevole, il che ne rende la dispersione nell’ambiente, ma anche il conferimento
coi rifiuti urbani, non solo vietati perché dannosi (il piombo e gli acidi
usati come elettroliti sono tossici), ma anche insensati economicamente. Tant’è
che oltre al consorzio obbligatorio esiste almeno un’azienda (Rebat) che le ritira
su appuntamento e le paga anche (attenzione: non ho provato, mi baso su quanto scrive
il sito che metto sul blog di Derrick).
Qualche giorno fa ricevo questo vocale da Manuele Aufiero,
ingegnere nucleare e imprenditore milanese nel campo dell’energia che conosco
per una collaborazione su un altro tema.
[Vocale di Manuele Aufiero e parte successiva della puntata]
Aufiero poi racconta che il punto vendita si è rifiutato di
ritirare la sua vecchia batteria e che il responsabile presente in quel momento
lo ha motivato sulla base di una direttiva interna. Io ho provato in un altro
punto vendita milanese di Brico, quello in via Corsica, dove l’addetto del
reparto ha detto che invece sì le batterie le ritirano, ma non ne avevo una per
metterlo alla prova. Aufiero ha fatto un’ulteriore verifica nel punto vendita di
via Washington a giorni di distanza e un diverso dipendente gli ha ripetuto che
no: hanno ricevuto istruzioni di non ritirare batterie esauste.
Ora, la legge, in Europa e in Italia, prevede l’obbligo di
chi le vende di ritirare le batterie al piombo usate e di conferirle correttamente
per lo smaltimento. Per questo l’episodio raccontato da Aufiero è rilevante e
preoccupante.
Derrick sta cercando di mettersi in contatto con Barbara
Casartelli e Adriano Carletti [in precedenza avevo scritto erroneamente il nome di un precedente incaricato], rispettivamente capa della sostenibilità e
direttore generale di Brico Italia, entrambi invitati alla futura puntata
con cui chiuderemo spero positivamente il caso. Nel frattempo, ascoltatori e
lettori cui sia stato negato il ritiro di batterie al piombo da negozi che le
vendono sono invitati a scrivere a derrick.energia@gmail.com.
Per ora oltre a Manuele Aufiero ringrazio per la consulenza
alla puntata Silvia Bodoardo, ordinaria di elettrochimica al Politecnico di
Torino e già nota a questi microfoni, e Attilio Piattelli, un altro ingegnere
nucleare e imprenditore dell’energia, oggi presidente di Coordinamento FREE.
Eventuali errori, naturalmente, sono mia responsabilità ed è importante per
Derrick riceverne notizia.
Link
- Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori: https://cdcnpa.it/
- Il sito di ReBat: https://www.re-bat.it/
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