Una domanda
tipica a chi come me si occupa di energia è: perché in Italia l’energia
elettrica costa più che altrove in Europa, sia all’ingrosso che al dettaglio? Derrick
ha già risposto da molti punti di vista, ma conviene tornarci periodicamente.
Intanto, il
prezzo al dettaglio italiano sì in media è più alto di quello dei Paesi europei,
ma non per tutti i clienti (anzi non per la maggioranza in termini di
numerosità) e non in pari misura. Pagano per esempio poco in Italia rispetto
alla media UE le forniture domestiche residenti con consumi contenuti, e
pagano, per esempio, più o meno come in Germania i grandissimi consumatori
industriali.
Ma in media e per le altre categorie sì: da noi si paga di più
l’elettricità.
Una ragione sono gli oneri di sistema, che pesano circa la metà
di una bolletta domestica. Oneri che remunerano i sussidi alle fonti
rinnovabili, le reti elettriche, e poi una pletora di altri costi tra cui il
finanziamento di regimi tariffari di favore.
L’altra
ragione della bolletta elettrica alta è che da noi costa di più l’elettricità
all’ingrosso.
Il motivo
di solito invocato è il largo uso (anche se molto decrescente ormai) delle
centrali a gas. È una spiegazione corretta, ma non significa che il nostro
sistema energetico sia o sarà meno economico di altri. Vediamo perché:
Il
prezzo nella borsa elettrica dipende nel breve periodo, come in altri mercati
competitivi, dai costi marginali, cioè quelli del combustibile delle centrali.
E il gas è il combustibile fossile più caro e pregiato. Ma anche quello che
permette di fare centrali termoelettriche sostenendo investimenti più bassi.
Spesso
s’invoca la Francia come caso virtuoso di economicità grazie al nucleare. Ma è
un’affermazione parziale e quindi sbagliata. Perché se è vero che il
nucleare, che ha costi di combustibile limitati, fa calare il prezzo di mercato
nella borsa elettrica, è anche vero che ha costi di investimento molto elevati
che nel mondo sono quasi sempre stati socializzati e quindi sono finiti nelle
tasse anziché nelle bollette.
Ma torniamo
al gas. Quale grande Paese extraeuropeo oltre all’Italia ha il gas come
principale fonte di produzione di energia elettrica? Da poco gli Stati Uniti
d’America, che dopo due anni di boom di nuove installazioni hanno ora ben il
42% di tutta la potenza elettrica installata a gas.
E come mai il
boom? Perché negli USA il prezzo del gas è crollato (per poi risalire di recente
ma sempre restando molto al di sotto dei prezzi europei e soprattutto
asiatici). Tema, quello del gas USA, cui ho dedicato varie puntate a partire da questa.
Un’utile analisi comparativa dell’Autorità
per l’Energia sui prezzi elettrici italiani rispetto all’Europa, anche se con dati Eurostat non recentissimi, è qui.
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