martedì 4 febbraio 2014

Perché da noi l'elettricità costa di più - D190

Una domanda tipica a chi come me si occupa di energia è: perché in Italia l’energia elettrica costa più che altrove in Europa, sia all’ingrosso che al dettaglio? Derrick ha già risposto da molti punti di vista, ma conviene tornarci periodicamente.

Intanto, il prezzo al dettaglio italiano sì in media è più alto di quello dei Paesi europei, ma non per tutti i clienti (anzi non per la maggioranza in termini di numerosità) e non in pari misura. Pagano per esempio poco in Italia rispetto alla media UE le forniture domestiche residenti con consumi contenuti, e pagano, per esempio, più o meno come in Germania i grandissimi consumatori industriali.
Ma in media e per le altre categorie sì: da noi si paga di più l’elettricità.

Una ragione sono gli oneri di sistema, che pesano circa la metà di una bolletta domestica. Oneri che remunerano i sussidi alle fonti rinnovabili, le reti elettriche, e poi una pletora di altri costi tra cui il finanziamento di regimi tariffari di favore.

L’altra ragione della bolletta elettrica alta è che da noi costa di più l’elettricità all’ingrosso.
Il motivo di solito invocato è il largo uso (anche se molto decrescente ormai) delle centrali a gas. È una spiegazione corretta, ma non significa che il nostro sistema energetico sia o sarà meno economico di altri. Vediamo perché:

Il prezzo nella borsa elettrica dipende nel breve periodo, come in altri mercati competitivi, dai costi marginali, cioè quelli del combustibile delle centrali. E il gas è il combustibile fossile più caro e pregiato. Ma anche quello che permette di fare centrali termoelettriche sostenendo investimenti più bassi.
Spesso s’invoca la Francia come caso virtuoso di economicità grazie al nucleare. Ma è un’affermazione parziale e quindi sbagliata. Perché se è vero che il nucleare, che ha costi di combustibile limitati, fa calare il prezzo di mercato nella borsa elettrica, è anche vero che ha costi di investimento molto elevati che nel mondo sono quasi sempre stati socializzati e quindi sono finiti nelle tasse anziché nelle bollette.

Ma torniamo al gas. Quale grande Paese extraeuropeo oltre all’Italia ha il gas come principale fonte di produzione di energia elettrica? Da poco gli Stati Uniti d’America, che dopo due anni di boom di nuove installazioni hanno ora ben il 42% di tutta la potenza elettrica installata a gas.

E come mai il boom? Perché negli USA il prezzo del gas è crollato (per poi risalire di recente ma sempre restando molto al di sotto dei prezzi europei e soprattutto asiatici). Tema, quello del gas USA, cui ho dedicato varie puntate a partire da questa.

Un’utile analisi comparativa dell’Autorità per l’Energia sui prezzi elettrici italiani rispetto all’Europa, anche se con dati Eurostat non recentissimi, è qui.


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