Al convegno dello scorso 21 maggio per il lancio
di #MenoInquinoMenoPago
di Legambiente e Radicali Italiani c’era tra i relatori Andrea Molocchi,
fondatore insieme ad Antonello Aspromonte della società di consulenza ECBA project. Molocchi ha parlato di un recente
studio di ECBA che confronta il valore economico dei danni
ambientali legati alle varie attività (esternalità ambientali) con le imposte
ambientali (che dovrebbero far pagare quei costi a chi li causa) in Italia.
Ho
chiesto a ECBA Project di sintetizzare per Derrick alcuni risultati della
ricerca.
Chiedo in particolare ad Andrea Molocchi quali sono i
principali indicatori di danno ambientale utilizzabili per parametrare le
imposte ambientali.
Ecco. Rispetto a questi indicatori noi in Italia paghiamo
troppe o troppo poche imposte ambientali?
Dunque imposte ambientali più basse (anche se non di molto)
delle esternalità legate alle emissioni atmosferiche dannose. Ma pagano tutti
troppo poco o ci sono sperequazioni nel peso delle imposte ambientali? Lo
chiedo a Donatello Aspromonte di ECBA Project.
Allora ricapitoliamo: da un lato le imposte ambientali coprono
buona parte (anche se non tutta) del valore economico dei danni ambientali,
dall’altro però c’è qualcuno, come le famiglie e il settore dei servizi, che ne
paga troppe rispetto al proprio uso dell’ambiente.
Riprendiamo la prossima volta.
Riprendiamo la prossima volta.
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