martedì 21 luglio 2015

Articolo su QE: "Tutela, attenzione all'incentivo perverso"

Mio articolo apparso il 21/7/15 su Quotidiano Energia:

Mi sforzo di essere ottimista: l’emendamento di maggioranza circolato oggi (21 luglio) sulla parte energia del ddl concorrenza ha elementi che fanno ben sperare riguardo alla maturazione del nostro mercato retail dell’energia. Per esempio il mantenimento almeno in linea di massima della data di inizio 2018 per la fine delle tariffe “politiche” dell’energia (che per noi ritardano lo sviluppo di un mercato efficiente in nome di un paternalismo rispetto ai clienti che è assente in altri settori comparabili).

Nello stesso tempo l’istituzione di una sorta di autorizzazione alla vendita – purché accompagnata da minori oneri finanziari e maggiori standard di servizio e corresponsabilizzazione nei rapporti venditori-distributori – potrebbe migliorare la qualità commerciale del servizio al cliente e aiutare tutti a scegliere bene il fornitore.

La cosa un po’ sconcertante è che il legislatore voglia subordinare la data fatidica di fine “tutela” (che per noi sarà  l’inizio di un mercato più efficiente) all’applicazione di regole (il brand unbundling tra distributori) e infrastrutture (il Sistema Informativo Integrato) che sono già normate da tempo.

È troppo ingenuo affermare che in uno Stato di diritto se regole già vigenti non vengono rispettate debbano essere sanzionati gli operatori che non le rispettano, anziché sospese le ulteriori riforme?


Senza contare l’incentivo perverso che un simile meccanismo può creare: chi vuole ritardare il mercato potrebbe farlo (per legge!) non rispettando le regole, incluse leggi (brand unbundling) già da anni violate e di cui per fortuna, dopo Aiget, si è ricordata la Commissione UE.

Michele Governatori

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