Vetta del monte Catria (foto Derrick) |
Sembra un po’ intempestivo quindi che in Europa all’insegna
della diversificazione strategica delle importazioni stia arrivando a
maturazione una stagione intensissima di investimenti in nuove infrastrutture
di importazione di gas, tra cui il TAP che porterà dalla Turchia alla Puglia il
gas Azero e che è costato alla cordata di finanziatori circa 4 miliardi e mezzo
di Euro. Finanziatori privati e che quindi hanno rischiato i soldi loro, ma a
cui si è aggiunto ormai da tempo anche Snam, il gestore della rete italiana del
gas ad alta pressione, che non solo è partecipato per circa il 30% da Cassa
Depositi e Prestiti, ma opera in regime monopolistico e regolato, regime che in
teoria non dovrebbe aver alcuna interazione con investimenti di rischio, anche
se per il regolatore non è banale impedire sussidi incrociati tra le tariffe
pagate in bolletta da tutti i clienti del gas e attività al di fuori dell’area
regolata.
Nel frattempo, quasi in anticipazione di quelli che
potrebbero essere gli effetti di quando il TAP entrerà in funzione,
recentemente si è realizzato per la prima volta da quando il gas è negoziato su
mercati liquidi l’annullamento dello spread tra il prezzo all’ingrosso del gas
italiano e quello dell’hub nord europeo, come dire che già ora la capacità di
importazione italiana è in grado di renderci esportatori, cioè competitivi
rispetto al prezzo del nord Europa. Un assaggio di quello che anni fa un nostro
Governo, tra molti scetticismi, vedeva come un futuro di Italia “hub del gas”.
Tutto bene? Sì, almeno finché a noi consumatori non verrà
chiesto il conto di tante infrastrutture di approvvigionamento che stanno
funzionando ampiamente sotto la loro capacità, in uno scenario di consumi
europei che nel 2019, prima del covid, erano già oltre il 10% più bassi che
nell’anno record 2010.
In aggiunta a una calante produzione continentale, Russia,
Nord America (tramite navi metaniere), Nord Africa e presto Azerbaijan si
contenderanno un mercato europeo del gas sempre più piccolo. Un’offerta che si
prospetta più nutrita della domanda.
Link
- Sintesi del World Energy Outlook 2020: https://www.iea.org/reports/world-energy-outlook-2020/overview-and-key-findings#abstract
- Consumi di gas in Europa: https://www.statista.com/statistics/265406/natural-gas-consumption-in-the-eu-in-cubic-meters/#:~:text=The%20consumption%20of%20natural%20gas,to%20469.6%20billion%20cubic%20meters.
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