Con i prezzi energetici
all’ingrosso alle stelle e difficili da prevedere per il futuro, i venditori al
dettaglio di energia hanno attraversato un comprensibile periodo di
disorientamento."Respiro"
olio su tela
Elisa Maria Ramirez Calderon
(centro cultural de Mexico contemporaneo)
Le forniture a
prezzo fisso negoziate prima dell’autunno 2021 e ancora attive oggi sono molto
convenienti per i clienti rispetto al nuovo prezzo all’ingrosso e alle
forniture ad esso indicizzate.
Si tratta di
contratti molti dei quali sono ormai prossimi alla scadenza. Ed è quasi
inevitabile, come nella mia esperienza, che il venditore ne proponga un rinnovo
a condizioni molto diverse. Il fornitore di gas mi ha preannunciato che tra 3
mesi sostituirà l’attuale prezzo fisso con uno variabile, collegato al PSV, che
è il prezzo spot italiano. Lo stesso fornitore mi spiega nella sua lettera che
in un contesto così estremo e difficile da prevedere un prezzo variabile è più
sensato di un prezzo fisso che, quando le cose torneranno normali, si rivelerebbe
immediatamente vessatorio. Ha ragione. Però la sua offerta a prezzo variabile
comprende un canone annuo di 150 euro che non mi piace. È una pratica sempre
più comune riguardo alla quale invito gli ascoltatori a stare in campana: per
essere competitivi sul prezzo, gli operatori aggiungono questi canoni che
costringono a valutazioni più complesse e, tendenzialmente, non convengono a
chi consuma poco – anzi di recente pochissimo - come me.
Un utile
recente convegno di IRCAF, istituto di ricerca presieduto da Mauro Zanini, i
cui atti sono al link sotto, ha fatto il punto
sulle opzioni di acquisto disponibili nel portale offerte dell’Autorità per l’Energia,
constatando che in numero sempre maggiore esse battono le tariffe regolate di
tutela. Ma attenzione, per le offerte a prezzo fisso è naturale che molte di
esse siano più basse dell’attuale livello della tutela, visto che quest’ultima ha
un prezzo indicizzato allo spot oggi alle stelle, mentre le tariffe a prezzo
fisso, se oneste, inglobano l’eventualità che i prezzi spot scendano.
Resta il fatto
che legarsi oggi a prezzi fissi mi sembra un azzardo. Sarebbe come fare un
mutuo a tasso fisso quando i tassi di
interesse di breve termine sono alle stelle: significa legarsi a lungo a
condizioni molto gravose. Più interessanti a mio avviso, e non mancano secondo
il report di IRCAF, le offerte a prezzo variabile sul mercato libero in grado
di battere la tutela.
Chiudo con un vecchio consiglio di Derrick. Se vi suonano alla porta e vi parlano di “contatore” e non hanno il tesserino dell’azienda che gestisce la rete locale (attenzione: essere promotori per le aziende di vendita dello stesso gruppo è tutt’altra cosa), potete tranquillamente prendere nota del nome, invitare il giovane venditore a trovarsi un altro lavoro dove non cerchi di truffare la gente e chiudere la porta senza rimpianti.
Link
Gli atti del convegno IRCAF del 27/4/22 sulle offerte commerciali di energia al dettaglio: https://ircaf.it/ircaf_progetti/seminare_futuro2022/3_seminare_futuro_convegno_mercato_energia-04_2022/convegno_mercato_energia_04-2022.html
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