domenica 1 maggio 2022

Offerte di energia in tempo di crisi (Puntata 526 in onda il 3/5/22)

"Respiro"
olio su tela
Elisa Maria Ramirez Calderon
(centro cultural de Mexico contemporaneo)
Con i prezzi energetici all’ingrosso alle stelle e difficili da prevedere per il futuro, i venditori al dettaglio di energia hanno attraversato un comprensibile periodo di disorientamento.

Le forniture a prezzo fisso negoziate prima dell’autunno 2021 e ancora attive oggi sono molto convenienti per i clienti rispetto al nuovo prezzo all’ingrosso e alle forniture ad esso indicizzate.

Si tratta di contratti molti dei quali sono ormai prossimi alla scadenza. Ed è quasi inevitabile, come nella mia esperienza, che il venditore ne proponga un rinnovo a condizioni molto diverse. Il fornitore di gas mi ha preannunciato che tra 3 mesi sostituirà l’attuale prezzo fisso con uno variabile, collegato al PSV, che è il prezzo spot italiano. Lo stesso fornitore mi spiega nella sua lettera che in un contesto così estremo e difficile da prevedere un prezzo variabile è più sensato di un prezzo fisso che, quando le cose torneranno normali, si rivelerebbe immediatamente vessatorio. Ha ragione. Però la sua offerta a prezzo variabile comprende un canone annuo di 150 euro che non mi piace. È una pratica sempre più comune riguardo alla quale invito gli ascoltatori a stare in campana: per essere competitivi sul prezzo, gli operatori aggiungono questi canoni che costringono a valutazioni più complesse e, tendenzialmente, non convengono a chi consuma poco – anzi di recente pochissimo - come me.

Un utile recente convegno di IRCAF, istituto di ricerca presieduto da Mauro Zanini, i cui atti sono al link sotto, ha fatto il punto sulle opzioni di acquisto disponibili nel portale offerte dell’Autorità per l’Energia, constatando che in numero sempre maggiore esse battono le tariffe regolate di tutela. Ma attenzione, per le offerte a prezzo fisso è naturale che molte di esse siano più basse dell’attuale livello della tutela, visto che quest’ultima ha un prezzo indicizzato allo spot oggi alle stelle, mentre le tariffe a prezzo fisso, se oneste, inglobano l’eventualità che i prezzi spot scendano.

Resta il fatto che legarsi oggi a prezzi fissi mi sembra un azzardo. Sarebbe come fare un mutuo a tasso  fisso quando i tassi di interesse di breve termine sono alle stelle: significa legarsi a lungo a condizioni molto gravose. Più interessanti a mio avviso, e non mancano secondo il report di IRCAF, le offerte a prezzo variabile sul mercato libero in grado di battere la tutela.

Chiudo con un vecchio consiglio di Derrick. Se vi suonano alla porta e vi parlano di “contatore” e non hanno il tesserino dell’azienda che gestisce la rete locale (attenzione: essere promotori per le aziende di vendita dello stesso gruppo è tutt’altra cosa), potete tranquillamente prendere nota del nome, invitare il giovane venditore a trovarsi un altro lavoro dove non cerchi di truffare la gente e chiudere la porta senza rimpianti.


Link

Gli atti del convegno IRCAF del 27/4/22 sulle offerte commerciali di energia al dettaglio: https://ircaf.it/ircaf_progetti/seminare_futuro2022/3_seminare_futuro_convegno_mercato_energia-04_2022/convegno_mercato_energia_04-2022.html

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