martedì 30 settembre 2025

Vita da ZTL (Puntata 688 in onda il 30/9/25)

Foto fatta a Londra
nei pressi di Battersea
Puntata registrata in presa diretta per il ciclo Le camminate (im)possibili. Si può ascoltarla qui. Segue una trascrizione un po' aggiustata.

È un sabato mattina di inizio autunno. Sto passeggiando nel quartiere di Chelsea, a Londra.

C'è molta calma, parchi con famiglie, auto di lusso parcheggiate davanti alle case vittoriane e tantissime bici. Bici dei circuiti a noleggio con pedalata assistita, bici pieghevoli, private, bici anche usate visibilmente per fare sport.

I lampioni sulla strada hanno quasi tutti una presa alla base per ricaricare le auto elettriche, non solo a Chelsea che è un quartiere molto ricco.

Londra da anni ha introdotto uno dei sistemi di disincentivo economico più forti al mondo all'utilizzo dell'auto privata, tassando sia l'inquinamento sia la congestione. Avere un'auto e usarla a Londra costringe oggi a contribuire notevolmente al bilancio dell'amministrazione cittadina.

E da quello che posso vedere rispetto ai viaggi di anni fa, di auto ce ne sono meno. La città è più bella, più silenziosa, meno inquinata. È piacevole andare in giro a piedi.

Ci sono le piste ciclabili, soprattutto quella spettacolare sul Tamigi, ricavata alla base degli edifici sul fiume oppure alta panoramica sull’argine. C'è l'eccezione per le bici rispetto al divieto di accesso nelle strade a senso unico (non solo a Londra). Sempre più genitori girano con le cosiddette cargo bike coi bimbi nel cassone, un uso che sa sempre meno di ostentazione di famiglia sana e felice e più di praticità.

Un bimbo intanto sta commentando una Ferrari parcheggiata.

E passeggiando qui, vedendo la trasformazione della città da un quartiere chiaramente di privilegiati, mi stavo chiedendo questo: se è vero che la fortuna di spostarsi quotidianamente in bici forse non è ancora accessibile a tutti, magari per la mancanza di mezzi pubblici adatti all’interscambio, credo che il passo successivo sia rendere disponibile ovunque l’assetto ciclabile, anziché prendersela con le cosiddette ZTL privilegiate.

Se l'aspirazione di avere tutti una Ferrari parcheggiata davanti casa non è verosimile, e magari nemmeno tanto desiderabile, quella di potersi muovere in bici in una città che diventa per questo più bella, beh, io credo che sia alla portata di molte città che non l’hanno ancora fatto, almeno in Europa.

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