sabato 20 settembre 2025

Alcamo Diramazione (Puntata 687 in onda il 23/9/25)

Il percorso a piedi dalla stazione
di Alcamo Diramazione ad Alcamo città
Chi segue Derrick forse ricorderà un reportage insieme a Paolo Ghelfi da Cina e Laos in cui notavamo come le stazioni delle nuove linee ferroviarie fossero lì spesso lontane dai centri abitati principali. Questo non vale di solito in Europa, ma ci sono pur sempre anche da noi casi in cui una stazione urbana richiederebbe tracciati troppo difficili, per esempio a causa dei dislivelli. Se un secolo fa o prima si progettavano ancora eroiche ferrovie di montagna – molte purtroppo dismesse e solo alcune trasformate in percorsi ciclabili – simili tracciati difficilmente oggi sarebbero economicamente competitivi con il trasporto stradale.

Quindi è normale che alcuni centri di collina abbiano la stazione in basso, un po’ lontana, ma la mia esperienza recente da quella di “Alcamo Diramazione” è stata particolarmente western e impegnativa, e credo meriti un episodio delle nostre Camminate (im)possibili.

Era un primo assolatissimo pomeriggio di settembre e io giungevo con un treno regionale diesel nella tratta non elettrificata Trapani-Piraineto che visita tra l’altro Marsala e Mazzara del Vallo e passa vicinissima al tempio di Segesta.

Sceso nell’ampia stazione dall’aria un po’ trascurata, ho notato di essere stato l’unico a farlo. Il posto era deserto. Mentre uscivo sul piazzale esterno alla ricerca di un bus, ho sentito con un accenno di rimorso il mio treno dare gas accelerando via. Probabilmente un bus di linea per Alcamo dalla stazione esiste, ma io non sono stato in grado di localizzare una fermata, e non c’era nessuno a cui chiedere. Solo il rumore delle cicale e il sole inclemente. E le auto veloci ogni tanto.

Mi sono incamminato verso sud sulla Statale 773 che segue la linea ferroviaria in disuso per Calatafimi e solo dopo un po’ mi ha permesso di svoltare sulla Statale Settentrionale Sicula verso un’area industriale, finalmente in direzione di Alcamo. Ho attraversato la ferrovia in un punto in cui ero passato in treno venti minuti prima e poi son passato sotto all’autostrada sempre camminando sulla banchina polverosa e arsa della Statale. Dopodiché finalmente la mappa mi ha indicato di lasciare le strade trafficate e inerpicarmi per una strada secondaria a tratti sterrata che collega tra loro curiosi terrazzamenti protetti da enormi massi forse di granito ognuno dei quali ospita un capannone o un piazzale che domina il precedente lungo la salita verso Alcamo.

[clip]

Questa era la mia voce mentre camminavo.

Entrato ad Alcamo, le vie strette e lunghissime erano ancora avvolte dalla controra estiva. Alla fine ci sono voluti più di sette chilometri dalla stazione. L’afa avrebbe lasciato spazio a temporali e piogge torrenziali la notte stessa.

Nessun commento:

Posta un commento