martedì 9 aprile 2013

D156 - I sussidi dell'energia


Ultimamente c'è stato un acuirsi in particolare in Italia della polemica tra produttori di elettricità convenzionali, da fonti fossili, e produttori da fonti rinnovabili. Un botta e risposta è stato originato da Assoelettrica, che qualche settimana fa ha diffuso un pamphlet che stigmatizza il costo enorme dei sussidi italiani al fotovoltaico, e a cui ha risposto Assosolare con un comunicato al quale Assoelettrica ha a sua volta ribattuto (i link qui).

Quali gli argomenti principali? Assoelettrica fa notare che i sussidi al fotovoltaico, anche se sono quasi finiti per i nuovi impianti, sono per quelli che li hanno ottenuti fin qui elevatissimi, una media di quasi 300 €/MWh a fronte di un prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica che in Italia si aggira oggi sui 70 €.
Una simile incentivazione ha portato a una quantità di installazioni fotovoltaiche molto più alta di quanto il governo avesse pianificato (e il Governo e il Parlamento precedenti a quelli attuali sono senz'altro colpevoli di non aver inserito dei tetti alla spesa). E questi super incentivi hanno spiazzato la generazione elettrica convenzionale. In altri termini, molte centrali non sussidiate ora sono ferme, e questo spinge la reazione di Assoelettrica.

Assosolare risponde soprattutto due cose. La prima: fa notare che anche le fonti convenzionali con il "CIP6" hanno ricevuto sussidi molto onerosi, anche se per un ammontare complessivo nettamente inferiore ai circa 6 miliardi/anno del fotovoltaico. A questo Assoelettrica ribatte che il CIP6 nacque quando occorreva ridurre la dipendenza italiana dall'import di energia, ma a ben vedere questo è un obiettivo evergreen, per motivi che a me in buona parte sfuggono, tanto che è ripetuto anche nella Strategia Energetica Nazionale, e i produttori da rinnovabili possono vantarsi dello stesso contributo all'autarchia.

L'altra stoccata di Assosolare riprende un dato già trattato qui a Derrick: quello sui sussidi alle fonti fossili, che secondo l'International Energy Agency sono ammontati nel 2011 a oltre 500 miliardi di dollari nel mondo. Ma hanno riguardato soprattutto i paesi dell'Est e del Nord Africa, tipicamente esportatori di energie fossili, fa notare Assoelettrica. Vero. Ma nel frattempo è uscito un paper del Fondo Monetario Internazionale che dice che se si tengono in conto i sussidi cosiddetti "post tax", che includono gli effetti negativi del maggior consumo di energia determinato dai sussidi, allora si arriva a 1900 miliardi di dollari su scala globale, di cui i Paesi avanzati pesano per ben il 40%.
I sussidi alle fonti fossili, scrive il Fondo Monetario, per quanto finalizzati alla protezione dei consumatori (e, aggiungo io, non sempre è così) aggravano i bilanci pubblici, spiazzano spesa pubblica prioritaria, deprimono gli investimenti privati, distorcono i consumi, accelerano l'esaurimento delle risorse naturali e si oppongono agli investimenti in decarbonizzazione e fonti rinnovabili.

Insomma i sussidi alle aziende comportano un sacco di problemi. Come ha scritto Giavazzi nel suo rapporto dimenticato al governo Monti, devono essere ridotti al minimo e a quei settori indispensabili che senza di essi non possono svilupparsi. Ecco, stiamo raggiungendo il momento in cui questa condizione non vale più neanche per le fonti di energia rinnovabile come sole e soprattutto vento. Per le fonti convenzionali ciò è vero da un pezzo. Ma proprio l'eccesso di aiuto alle fonti rinnovabili aumenta la pressione per introdurre anche sussidi alle fonti non verdi.

2 commenti:

  1. La Sen è il documento piu' sbagliato che ci sia perche' vede solo fossile quando il vero problema è avere un costo basso al MWh sui 20 euro (40 euro in bolletta) che si raggiunge solo con il piano acqua contro i 100 euro al MWh del gas come afferma Testa che vuole solo rinverdire il monopolio di una energia fossile cara alla faccia dello smog che non sanno o non vogliono eliminare e poi chiedono contributi e non pagare tasse.Sono per levare tutti i contributi ma dando solo prestiti,obbligando anche a stoccare le rinnovabili altrimenti sono troppo care.Poi non parliamo solo di elettricità ma di syngas,biofuel e rifiuti che sono interconnessi e chi non lo capisce come fanno i fossili,I Testa,De Vincenti,porteranno il paese alla rovina per caroenergia.

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