Chicco Tagliaferri con Michele Governatori a Roma nel marzo 2019 |
A Roma nel solo 2017 sono morti 600 pedoni. Siamo tristissimi per Chicco e per le persone a lui vicine. Speriamo che il suo lavoro con Sharen'go a Roma si riveli prodromo dei successi che merita. (Giugno 2019)
Se vivete a Roma, Milano, Firenze o Modena avrete visto in giro quelle mini automobili gialle che non fanno rumore: è un car sharing elettrico.
Come per tutti i car sharing moderni,
i clienti individuano i veicoli in una app, prenotano e poi aprono le portiere
sempre tramite la app. Ci si muove liberamente pagando per il tempo utilizzato e
poi si può lasciare il veicolo in qualunque luogo di sosta legittimo
all’interno dell’area operativa del servizio, come per le bici condivise
“dockless” o “free floating” (cioè, appunto, senza obbligo di riconsegna in punti specifici).
Altri servizi di car sharing usano auto con motori tradizionali,
ma in termini di interazione con il cliente funzionano allo stesso modo.
Mentre le squadre di ricarica si preparano la coautrice di Derrick Elisa Borghese confabula con Chicco Tagliaferri city manager di Roma di Sharen'go |
Qualcuno avrà già intuito che la questione della ricarica non è banale e che anche dalla possibilità di farla in modo efficiente dipende la sostenibilità di un car sharing elettrico.
Recentemente, insieme anche a una piccola squadra di ricercatori dell’università di Roma 3, mi sono intrufolato a Roma in una notte della ricarica delle macchinine gialle per vedere come funziona il lavoro. Ecco alcune delle cose che ho imparato:
- Ci sono zone dove le auto subiscono più frequentemente danneggiamenti
- Ci sono zone già dotate di colonnine di ricarica, altre invece da cui i logisti sono costretti a portare le auto relativamente lontano per ricaricarle
- Il parcheggio illegale da parte dei clienti, con conseguente possibile rimozione del mezzo, costa carissimo all’azienda che gestisce il servizio (e dire che a Roma come in altre città i veicoli in car sharing elettrico possono parcheggiare nelle strisce blu, e che sono talmente piccoli che uno spazio legale si trova quasi sempre)
- Anche l’occupazione illegittima dei parcheggi riservati alla ricarica elettrica è un problema, anche perché il codice della strada non fornisce ancora tutti gli strumenti per sanzionarla
- Alcuni dei (pochi per ora) proprietari di auto elettriche private provano scorno verso quelle shared che spesso occupano le colonnine (cosa comprensibile, ma è anche vero che le auto condivise, visti i loro effetti di decongestionamento della città, avrebbero molte ragioni per un accesso prioritario o comunque avvantaggiato alle infrastrutture di ricarica).
Se un'auto si scarica completamente serve la chiave per aprirla e ricaricarla in loco quanto basta per spostarla a una colonnina |
Link utili:
- Altre puntate di Derrick sul car sharing: http://derrickenergia.blogspot.com/search?q=Car+sharing
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