Antonella D’Arminio Monforte, ordinario
di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano ha riferito come da
numerosi studi scientifici (es. dati OMS fino al 22 marzo) emerga che anche con
le nuove varianti il virus resta meno frequente nei bambini e ragazzi sotto i
20 anni che negli adulti e soprattutto che la mortalità è bassissima in questa
fascia d’età. Studi inglesi mostrano che la variante inglese non ha portato
malattia più severa nei bambini e ragazzi.
E per
quanto riguarda la contagiosità?
L’epidemiologa/biostatistica Sara Gandini
ha illustrato un suo studio con altri 4 colleghi su dati italiani di 7 milioni
di studenti e 700.000 insegnanti dal 14 settembre al 7 dicembre 2020 pubblicato
su the Lancet che mostra come l’incidenza di casi nelle scuole sia minore tra
gli studenti che tra gli insegnanti, con maggiore probabilità che l’infezione
passi da insegnante a studente che viceversa. Lo studio usando analisi
comparate tra regioni con diversi calendari di apertura mostra anche che
l’andamento dell’indice Rt locale (e altri indicatori) non dipende
dall’apertura delle scuole: per esempio Roma ha aperto prima di Napoli ma la
curva è salita prima a Napoli che a Roma.
Riguardo
alle varianti, ha aggiunto che un rapporto di gennaio della Public Health
England ha mostrato che la variante
inglese si trasmette in modo simile in tutte le fasce d'età, e che i
bambini, specialmente quelli di età inferiore ai dieci anni, hanno circa la
metà delle probabilità degli adulti di trasmettere la variante ad altri. I dati
dell’Istituto Superiore della Sanità di marzo mostrano un aumento di incidenza
nelle fasce d’età scolare in concomitanza con un aumento del numero di campioni,
che spiega quindi il dato. La controprova viene dalla Toscana dove ci sono i
dati sul numero di campioni per età: il rapporto tra positivi e tamponi
effettuati tra gennaio e marzo 2021 non si modifica a fronte di tamponi triplicati
e resta minore nei minorenni rispetto
agli adulti.
Daniele
Novara, pedagogista, fondatore e direttore del Centro PsicoPedagogico, ha sostenuto
che la chiusura della scuola provoca danni gravissimi a bambini e adolescenti e
ha lamentato che non ci sono pedagogisti né psicologi nel Comitato Tecnico Scientifico.
Antonella Inverno responsabile per le
politiche per l’infanzia e adolescenza di Save the Children Italia ha illustrato
uno studio della stessa organizzazione da cui risulta una perdita di apprendimento difficilmente colmabile, esito di quasi
75 milioni di ore di lezione perse nel nostro paese solo fino al 3 aprile 2021,
solo in parte (10-15 milioni) recuperate tramite la didattica a distanza. Senza
contare che uno studente su dieci non ha partecipato alla didattica a distanza
e il 20% l’ha fatto solo saltuariamente.
Andrea
Morniroli, socio della cooperativa sociale Dedalus di Napoli, coordinatore dello
staff del Forum Disuguaglianze Diversità e collaboratore dell’Assessorato alla
Scuola e Istruzione del Comune di Napoli, ha raccontato la situazione
drammatica di una città dove ormai si perdono uscendo dal circuito scolastico
centinaia di bambini e ragazzi non censiti dai servizi sociali. I sindacati
della scuola oggi sono di fatto contro la scuola, dice, e non è il solo nel
convegno.
Carlo
Devillanova, economista, membro della Fondazione Franceschi onlus, ha citato i
danni economici in termini di minori stipendi futuri dei ragazzi. Studenti anche
loro presenti hanno espresso il loro disagio. Gabriele Toccafondi, parlamentare segretario della Commissione
Cultura della Camera dei Deputati, e Claudio Di Berardino Assessore Scuola
della Regione Lazio si sono infine impegnati a riportare nelle rispettive sedi
le risultanze del convegno.
Ringrazio
Francesca Incardona, organizzatrice dell’evento, che mi ha aiutato a
sintetizzarlo.
Link
- Il link al video del convegno: https://www.youtube.com/watch?v=MEIaQRcb1lk
- Tutte le puntate di Derrick sulla scuola: http://derrickenergia.blogspot.com/search/label/Scuola
Grazie alla nostra operazione online al 100%, ti garantiamo la possibilità di eseguire la tua richiesta ed elaborare il tuo file in meno di 24 ore per un credito equo, trasparente e veloce. Inoltre, il nostro servizio clienti rimane disponibile per aiutarti e consigliarti.
RispondiEliminaPosta personale: piombiipatrizia@gmail.com
Ecco il nostro numero whatsapp: +39 320 693 4665