sabato 21 luglio 2018

Scelta del fornitore energia, la concorrenza tra gli strumenti d'ausilio (Puntata 365 in onda il 24/7/2018)

Quanti ascoltatori di Derrick hanno ricevuto telefonate da venditori di energia che paventano la fine delle tariffe “di tutela” a metà 2019? Ne abbiamo già parlato varie volte (link sotto).

Nel nuovo rapporto dell’Autorità Energia con dati 2017 si legge che ancora 18 milioni di clienti domestici dell’elettricità acquistano alle condizioni standard ("maggior tutela") che dovrebbero cessare tra un anno secondo la legge concorrenza, e quindi aiutare i consumatori d’energia fino a ora inerti a scegliere un nuovo fornitore sul mercato è e sarà utile nei prossimi mesi.

Sappiamo che già la stessa Autorità per l’energia ha da anni uno strumento online all’uopo, e da poche settimane ce n’è uno nuovo di Acquirente Unico – un’azienda pubblica che svolge alcune attività in parte legate alla fornitura della tariffa di "maggior tutela" – che si chiama Portale Offerte luce e gas (link sotto) e che permette oggi il confronto tra tutte le offerte di mercato di una tipologia semplificata (detta “Placet” dall’Autorità) e che tra qualche mese è previsto le confronti tutte.
(L’ho provato, è facile da usare e per casa mia a Roma le offerte più economiche sono di piccole s.r.l. che non avevo mai sentito. Auguriamoci che abbiamo la struttura commerciale per reggere un eventuale successo del portale).

Ci sono anche siti non istituzionali che fanno un lavoro di confronto offerte energia? Certamente. E tipicamente lo fanno con un linguaggio e uno stile più tipico di aziende con cultura commerciale.
Istituzionali o no, questi motori di ricerca però, se da un lato utili, comportano anche il rischio di non considerare aspetti importanti che solo un cliente, con i suoi gusti e le sue sensibilità, può tenere correttamente in conto. E anche il rischio di indurre i fornitori a fare offerte concepite per risultare vincenti in questi motori di ricerca, magari a scapito di altri aspetti della fornitura. D’altra parte, se mercato è libertà, a maggior ragione include la libertà di usare o non usare questi strumenti e di considerare i loro parametri rilevanti o meno. L’importante è la trasparenza riguardo alle clausole contrattuali e riguardo ai criteri di confronto.

Un serbatoio di gas naturale in stato liquido
(ringrazio per il permesso all'uso della foto
il gruppo Dolomiti Energia)
Pensavo però che in questi tempi di negazionismo scientifico e anche economico (molto efficace l’espressione usata da Boeri) il passo tra sistemi pubblici di aiuto alla scelta del fornitore e paternalismo di istituzioni che si allargano anche dove non compete loro è pericolosamente breve.
E ringrazio Antonio Sileo di avermi segnalato il caso delle Marche, il cui consiglio regionale ha approvato addirittura all’unanimità il 17 luglio 2018 una norma presentata già nel 2016 e che istituisce un’agenzia (con un nome-acronimo da partecipazioni Statali anni Sessanta: URAE) destinata a “individuare con criteri d’acquisto trasparenti il venditore con la migliore offerta sotto il profilo economico, di trasparenza e qualità del servizio”. Nientepopodimeno. Nemmeno sfiorata, l’unanimità dei consiglieri regionali delle Marche, dal dubbio che per esempio la qualità del servizio e il prezzo potrebbero essere leve concorrenti, e che il giusto mix dipenda da cosa vuole il singolo consumatore. Tutt'altro: l’URAE deciderà il “migliore fornitore” per tutti. E visto l’andazzo va ringraziato di non obbligare i cittadini a servirsene.

Forse sta iniziando una stagione in cui la sola concorrenza che piace ai legislatori è quella tra strumenti di controllo dell’economia?


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