lunedì 27 giugno 2022

Difenditi così (Puntata 534 in onda il 28/6/22)

Potrebbe essere troppo tardi, ma finalmente un’iniziativa informativa congiunta dell’Autorità dell’energia e dell’Antitrust affronta espressamente il problema delle telefonate aggressive e spesso fraudolente di venditori di energia.

Nasce infatti un sito web chiamato in modo piuttosto diretto “Difenditi Così” (più farraginoso invece il testo della home page che non risparmia le solite “d” eufoniche in eccesso) pieno di informazioni utili e di link a strumenti importanti alcuni dei quali già da tempo attivi come il “trovaofferte” gestito dalla stessa Autorità con Acquirente Unico.

Leggere Difenditi Così (il cui link è naturalmente anche qui sotto) è utile anche per proteggersi dai venditori porta a porta, che nella mia esperienza sono spesso altrettanto scorretti dei telefonatori, come ho più volte testimoniato qui anche grazie all’aiuto degli ascoltatori.

Dicevo che potrebbe essere tardi rispetto alla credibilità della concorrenza al dettaglio nell’energia. Io sono il primo in effetti a sentirmi deluso da un mercato dove nel caso migliore riesco a scegliere un fornitore dal prezzo aggressivo ma ne vengo scaricato dopo un anno o se va bene due. Nel caso peggiore, mi vendono un prezzo e pago poi componenti aggiuntive inaspettate. Le telefonate e scampanellate moleste o apertamente truffaldine hanno fatto poi il resto.
Ma ci si è messo anche l’assetto del mercato (e qui è colpa del legislatore), che ancora conserva il monopolio delle ex municipalizzate elettriche nel fornire l’offerta standard di “Maggior tutela”, benché altre offerte di facile confrontabilità siano già previste da parte di tutti i fornitori. Un monopolio che ha anche portato, nel caso clamoroso di Enel e Acea, a una pesante condanna dell’antitrust di cui abbiamo già parlato qui a Derrick (link sotto).

Anche sotto questo aspetto però finalmente qualcosa sta cambiando. Con aste disegnate dall’Autorità per l’Energia i clienti-piccole imprese con potenze di consumo elettrico maggiori di 15 kW che avevano in precedenza diritto alla tariffa di tutela sono stati già spostati all’inizio del 2021 verso fornitori selezionati sulla base dell’economicità per il cliente. Stessa cosa che sta per avvenire per le microimprese con potenze minori (per cui la “tutela” finisce a inizio 2023). Per le forniture domestiche invece il passaggio sarà a inizio 2024.

Per i milioni di microimprese che devono lasciare la “tutela” quest’anno, l’Autorità ha già lavorato a un nuovo disegno delle aste, che prevede un processo di gara multisessione al ribasso con cui vari lotti di clienti sul mercato nazionale passeranno ai fornitori più competitivi (e con caratteristiche generali di affidabilità), con anche un limite antitrust sulle assegnazioni per evitare che pochissimi si spartiscano il mercato. A differenza dell’asta della prima tranche già passata al mercato, stavolta non si prevede un prezzo minimo di remunerazione dei fornitori, e quindi l’esito potrebbe rivelarsi ancora più conveniente per i clienti. Almeno per i quattro anni durante i quali i fornitori assegnatari devono mantenere le condizioni economiche esito dell’asta.

Quattro anni senza pensieri ma usufruendo di un prezzo competitivo non è male. Una sorta di concorrenza passiva in cui i clienti non devono fare nulla ma che permette lo stesso di giovarsi della competizione dei fornitori per contenderseli.

Vedremo come andranno le aste. E vedremo se la politica rispetterà i tempi previsti dalla legge per il passaggio anche dei clienti domestici, dopo che in passato ci sono stati più di un rinvio.


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