domenica 10 luglio 2016

La crisi delle banche italiane - D284

Con Massimo Berardi

Per l’Economist dell’8 luglio 2016 quella delle banche italiane è la prossima grave crisi che colpirà l’Europa, insieme (e legata) alle conseguenze del referendum Brexit.
Sentiamo su questo Massimo Berardi, consulente finanziario esperto di gestione del risparmio e analisi tecnica e fondamentale di titoli large cap:



Perché le banche italiane si sono riempite di crediti così deteriorati rispetto ai loro concorrenti? Una ragione, per i Radicali ma anche per esempio per il Wall Street Journal del 7 luglio 2016, deriva dalla collusione tra banche e politica, che ha fatto preferire la protezione di clientele alle logiche economiche dell’impiego del capitale. Secondo questa visione politica e banche si sono protette a vicenda, e in più le norme hanno favorito il collocamento del capitale delle banche presso i risparmiatori retail, anche clienti delle stesse banche, con un cortocircuito che ha ulteriormente – ma temporaneamente – protetto le banche dal confronto con i mercati finanziari in particolare internazionali. E non aiuta certo la giustizia italiana, incapace di gestire le controversie sulle insolvenze commerciali con tempi e affidabilità paragonabili alle altre economie sviluppate, e men che meno aiutano norme sulla scia del concetto di “morosità incolpevole”, che confondono l’ambito delle transazioni private con quello della redistribuzione sociale, rendendo le prime ancora meno affidabili e quindi in definitiva più povera l’economia.

(Piccola digressione sul tema della soggettivizzazione dei rapporti commerciali: dareste in affitto un appartamento se un inquilino moroso può essere considerato non obbligato per sue condizioni soggettive non prevedibili? Io no, oppure solo dopo avergli chiesto garanzie per vari mesi d’affitto. Lo stesso ragionamento si applica agl’investimenti in un Paese dove i diritti commerciali delle parti non sono né certi né efficacemente esigibili: l’investitore non tira fuori i soldi, oppure lo fa a condizioni penalizzanti).

E tornando a noi: che caratteristiche hanno in media i risparmiatori che hanno acquistato obbligazioni o addirittura azioni delle banche? Ancora Massimo Berardi:



Dunque è verosimile che i tanti semplici risparmiatori che hanno azioni e obbligazioni di banche in difficoltà come Montepaschi semplicemente non fossero consapevoli del rischio e dello stato finanziario del soggetto a cui prestavano soldi. Questo significa che è giusto nel salvataggio di una banca proteggere i risparmiatori che ci hanno messo capitale di rischio? Secondo le regole europee no. E, a mio avviso, nemmeno secondo una logica di corretta responsabilizzazione degli investitori.

2 commenti:

  1. Il sistema bancario del ns. paese, ancora una volta, è oggetto di attacchi speculativi dovuti principalmente a due fattori: bassa produttività e alti conflitti d'interesse. Ve ne sarebbero altri, ma questi sono sufficienti per iniziare un percorso di autentica rivisitazione del sistema nel suo complesso.
    Massimo Berardi

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