Vanno salvate le banche
dal fallimento?
Gli economisti perlopiù
ritengono di sì, per evitare il moltiplicarsi di effetti avversi in particolare
sul funzionamento delle imprese con conseguenze recessive acute.
Nel salvare Popolare di
Vicenza e Veneto Banca il Governo credo però avesse l’opzione (anche se non
l’obbligo in questo caso) di fare un bail-in, cioè di far partecipare alle perdite non solo gli azionisti ma anche
tutti gli obbligazionisti, perlomeno quelli non in grado di dimostrare di
essere stati truffati, e i correntisti sopra la soglia dei 100mila euro
(ammesso che ce ne fossero ancora).
Nelle sue dichiarazioni
non mi pare che il ministro Padoan abbia spiegato perché quest’opzione non
fosse praticabile, e l’unico indizio in tal senso l’ho letto su un articolo non
firmato del Financial Times del 27 giugno 2017 secondo cui alcune delle
obbligazioni senior erano comunque contrattualmente
coperte da garanzia dello Stato.
Il Governo, decidendo di
non far perdere un Euro agli obbligazionisti senior (quelli privilegiati nel rimborso), non ha protetto aziende
beneficiarie di credito ma investitori che, salvo truffe nel collocamento dei
titoli, avevano deciso di correre un rischio in cambio di un rendimento (due
dimensioni correlate nei mercati finanziari efficienti).
Io non
ho nulla contro chi specula coi suoi soldi. Anche la speculazione aiuta i
mercati a funzionare. Se qualcuno ha recentemente ritenuto di rischiare, con
una scommessa al buio, comprando sul mercato secondario (quello dei titoli già emessi)
obbligazioni senior delle banche a
rischio fallimento a prezzi più bassi del valore del rimborso, l’ha fatto
legittimamente. Costui non è vittima di truffe in sede di prima collocazione
dei titoli, ma anzi è un investitore evoluto e molto propenso al rischio.
Qual è dunque la ratio di garantire coi soldi delle tasse
il successo di queste speculazioni? Io credo che il Governo dovrebbe spiegarlo.
L’argomento che toccare obbligazionisti senior
e correntisti facoltosi avrebbe causato un rischio sistemico è a mio avviso
debole, visto che si tratta di una piccola parte del buco di due banche che
nemmeno nella loro interezza, secondo l’UE, potevano dirsi di rilevanza
sistemica.
Se poi l’investimento lastminute in obbligazioni senior si fosse basato su notizie
privilegiate circa l’azione imminente del salvataggio, si configurerebbe anche
un gravissimo abuso, sanzionabile sulla base delle norme dei mercati
finanziari. Le autorità hanno vigilato su questo? Lo faranno? Ci sono stati
passaggi anomali di obbligazioni nell’imminenza dell’operazione?
Link utili:
Nicola Porro sul Giornale
il 1/7/2017 http://www.ilgiornale.it/news/economia/nel-salvataggio-delle-venete-non-tutti-i-conti-tornano-1415153.html
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