L’Economist in uno degli articoli in materia ha spiegato
perché è molto difficile per gli atenei riorganizzarsi per sopperire di colpo
alla mancanza di fondi pubblici anche quando questi non costituiscono la
maggioranza degli introiti. Non ho motivo di dubitarne. Ma non penso che un direttore
d’ateneo per questo dovrebbe rinunciare a difendere la libertà accademica. Così
come penso che un dirigente d’azienda abbia la responsabilità di non
assecondare una decisione dell’amministratore delegato che ritenga dannosa per
l’azienda stessa o incompatibile con le sue regole, a costo di dimettersi (esito
che ho visto molto di rado nelle organizzazioni in cui ho lavorato). E così un
ministro rispetto al primo ministro, un funzionario, pubblico e non, rispetto
alla sua direttrice, e giù fino a coprire qualunque ruolo.
Molti definiscono Trump un bullo, che rende in effetti l’idea
di qualcuno che usa tutte, e forse più, le proprie prerogative per obiettivi non
solo apparentemente irrazionali, erratici, ma talvolta anche persecutori. Come
dovremmo definire un civil servant che asseconda Trump nell’ambito dei propri
poteri solo per non rischiare il posto? Osservante? Leale? O invece, al
contrario, inosservante del proprio ruolo.
Quel che sto cercando di dire è che forse l’anticorpo ai
potenti bulli, perlomeno in un contesto di pace, sono i cittadini disposti a loro
volta a usare tutte, e anche più, le proprie prerogative. Non limitandosi alle urne,
perché non bastano le urne a conservare né la libertà né uno stato di diritto,
lo vediamo in molti casi.
Nessun dittatore potrebbe andare avanti in caso di
ammutinamento collettivo. Ma un ammutinamento non avviene se nessuno lo inizia
rischiando la propria incolumità professionale o altro. E se non nasce questa
resistenza, potrebbe nascere una dittatura.
Ora, aldilà dei miei afflati, la questione degli atenei statunitensi merita un minimo di approfondimento e sono contento di avere ai microfoni di Derrick Mario Macis, economista professore alla Johns Hopkins University di Washington che del tema ha scritto il 17 aprile su La Nuova Sardegna. Sentiamolo qui.
Grazie a Mario Macis che potete leggere anche nelle pagine de Lavoce.info e di ECO, il mensile di economia di Tito Boeri.
Link
- "Trump: assalto alle università" apparso su La nuova Sardegna (con il permesso dell'autore): https://mariomacis.net/files/popular_press/Macis-universita.pdf
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