chiudere solo se non ci sono alternative. Nello stesso mese il Comitato Tecnico Scientifico, istituito in seno alla protezione civile per la gestione dell’emergenza Covid, comunicava che in base ai dati in quel momento disponibili le scuole andavano salvaguardate perché non sono un luogo di elevato contagio.
Ignorandolo, il Governo ha subito dopo di nuovo chiuso le
scuole secondarie che da marzo 2020 non hanno fatto che pochissime settimane di
lezione effettiva.
Nessun altro grande Paese europeo ha fino a oggi chiuso le
scuole se non per periodi limitati. Del resto, nessun altro grande Paese d’Europa
ha avuto produttività stagnante e reddito in calo come il nostro nell’ultimo
ventennio circa. Ci sarà un legame tra la debolezza della scuola e il declino
anche economico? In Italia da decenni, non da oggi, gli anni scolastici
iniziano con classi scoperte, i genitori (quelli che si prestano) pagano con collette
gran parte delle spese correnti degli istituti diverse dagli stipendi, i
dirigenti scolastici non hanno quasi nessun potere rispetto all’organizzazione
delle risorse e alla selezione e remunerazione degli insegnanti che sono tutti
pagati poco e responsabilizzati altrettanto.
Le risorse arrivano, come abbiamo già visto qui a Derrick anche
con interviste a una rappresentante dell’associazione dei consigli di istituto,
Daniela Buongiorno, e del presidente dell’Associazione Nazionale Presidi
Antonello Giannelli, in esito alla potestà concorrente di Regioni e Stato
centrale. Le stesse Regioni che hanno quasi interamente decretato in questi
giorni la fine probabile dell’anno scolastico 2020-2021, sostanzialmente mai
iniziato, per le scuole secondarie.
Nella retorica del lockdown, una “comprovata esigenza di lavoro” scritta in un’autocertificazione cartacea è abbastanza per spostarsi in barba a qualunque limitazione. Ma la scuola non è evidentemente lavoro, e non è un’esigenza prioritaria percepita dalla classe di governo nel suo complesso. Non è un ristorante, un parrucchiere, un centro commerciale, una istituzione di culto. La scuola e i suoi studenti adolescenti, forse quelli per cui questa istituzione è più critica, non hanno priorità di alcun tipo, né diritto ad alcun ristoro.
Link
- Il documento-appello completo:
https://drive.google.com/file/d/1CK4KxfW9oBphpUOZd5KgRP-RweEhugNB/view?usp=sharing - Tutte le puntate di Derrick sulla scuola (scrollare in basso per quelle più vecchie):
http://derrickenergia.blogspot.com/search/label/Scuola - Il documento è anche pubblicato su: https://www.scuolaperta.net/
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