Interruttori nella centrale idroelettrica di Riva Del Garda (Dolomiti Energia) |
La prima è la procedura per attribuire a un nuovo cliente un
contratto attivo senza terminarlo, il secondo invece è lo spostamento di un’utenza
da un fornitore all’altro. Cosa che, lo sappiamo, grazie alle regole del
mercato liberalizzato è piuttosto semplice e non richiede più nemmeno di recedere
esplicitamente dal fornitore precedente perché fa tutto quello nuovo. (In realtà
alcuni anni fa mi è ancora capitato che un ex fornitore mi scrivesse per
chiedermi una penale di mancato recesso, ma si è messo il cuore in pace con
sospetta prontezza appena gli ho risposto che era illegittimo).
Il cambio di fornitore interfacciandosi solo a quello
entrante è indubbiamente comodo, e salvo casi patologici non ha alcun effetto
collaterale. I casi patologici sono i venditori truffatori che cercano di carpirci
abbastanza informazioni per potersi sostituire a noi nella conclusione di un
nuovo contratto. Per questo, lo dico nel caso ci siano nuovi ascoltatori ancora
poco smaliziati, occorre non far vedere mai una bolletta con il numero dell’utenza
o del contatore a qualcuno salvo che non lo si voglia come fornitore. Ricordo
anche, a rischio di essere noioso, che per lo stesso motivo non è il caso di far
accedere al proprio contatore nessuno che non abbia il tesserino della società
di gestione della rete locale, che non può più condividere il nome con nessun fornitore
di energia.
Bene, ma, caveat a parte, c’è un’operazione commerciale piuttosto
banale e utile alla concorrenza che non è ancora possibile: la voltura con
cambio di fornitore contestuale.
Per esempio: compro o affitto un appartamento e voglio sia
subentrare come cliente di quell’utenza sia scegliere un fornitore diverso da
quello che aveva il precedente proprietario o inquilino. Oggi non si può fare:
occorre prima entrare con il fornitore attuale chiedendogli la voltura, e poi cambiare
fornitore. Con il rischio che quello uscente, come ultimo gesto temendo di
averci già virtualmente persi come clienti, ci faccia pagare il servizio di
voltura, talvolta anche piuttosto caro. Una classica clausola vessatoria del
contratto a cui normalmente non si fa caso quando si sceglie un fornitore.
Ebbene, l’ARERA, Autorità per l’energia, ha messo in
consultazione una proposta per eliminare questo ostacolo alla facilità di
concorrenza. Si potrà fare voltura contestuale a cambio di fornitore.
I fornitori che hanno ancora relativamente pochi clienti saluteranno
certamente con soddisfazione l’iniziativa, anche se probabilmente qualche
piccolo rischio riguarderà la maggiore difficoltà per i fornitori stessi di
proteggersi dal cosiddetto “turismo energetico” degli insolventi, che tentano
di passare da un fornitore all’altro senza pagare il precedente e che, usando
magari un prestanome, potrebbero dileguarsi dai debiti con più facilità
cambiando fornitore e nominativo nello stesso tempo.
Inutile dire che gli insolventi finiscono in un modo o nell’altro
per pesare sulle bollette di chi le onora, e che quindi c’è da augurarsi che
tutti i meccanismi ragionevoli per poterli isolare vadano a buon fine.
Link
- Documento di consultazione rilevante dal sito dell'ARERA: https://www.arera.it/it/docs/20/586-20.htm
- Tutte le puntate di Derrick sulla scelta del fornitore energia:
http://derrickenergia.blogspot.com/search?q=scelta+del+fornitore
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