Spiaggia di marmo a Thassos (Copyright Derrick) |
Come dire: nelle
reti energetiche si investe senza badare troppo a spese, in una cosa e nel suo
contrario. Con soddisfazione di molti, visto che gl’investimenti sono remunerati
lautamente (cioè con un ritorno predefinito molto soddisfacente per un’attività
quasi senza rischi) nelle bollette energetiche, andando a remunerare gli
azionisti di Snam e Terna ma anche le tante aziende coinvolte nella costruzione
di cavi e tubi e nella loro posa.
Una sbornia di
infrastrutture, utili sì ma forse con qualche rischio di ridondanza e
soprattutto di costi fuori controllo in assenza di analisi costi/benefici
accurate, e su cui chiedono di vederci meglio (come hanno scritto il 12 luglio 2021 Quotidiano Energia e un livido ma divertente Mauro Pili sull’Unione
Sarda) il tavolo della domanda energia di Confindustria ma perfino associazioni
di fornitori come AIGET e Energia Libera. Fornitori consapevoli che, se sulla frazione
risicata e molto competitiva della componente energia delle bollette si abbatte
una parte sempre più pesante per remunerare l’infrastruttura, sarà difficile
che la bolletta energetica complessiva possa essere competitiva.
Con il Tyrrhenian Link (così si chiama il nuovo cavo progettato da Terna), sarebbe la prima
volta in Italia – e se non sbaglio una rarità anche altrove – che si usa una dorsale
elettrica sottomarina non solo per raggiungere isole o varcare mari attraverso il percorso
più breve o più semplice, ma – in parte del tracciato – anche per evitare
potenziamenti su terra molto più economici ma anche più
difficili da autorizzare.
Una difficoltà, quella autorizzativa, che evidentemente diventa possibile eludere off-shore quando dalle bollette arrivano i miliardi necessari.
Link:
- Articolo citato da Quotidiano Energia:
https://www.quotidianoenergia.it/module/news/page/entry/id/468381 - Articolo citato da l'Unione Sarda: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sardegna-sicilia-cavo-sottomarino-alle-stelle-npwmrvdu
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