Senso unico alternato pedonale a Praga (copyright Derrick) |
attualità, almeno a Roma dove chi scrive vive.
Come al solito
la truffa si basa anche sulla confusione tra la società di vendita (in questo
caso Acea Energia) e quella di gestione di rete e contatore (in questo caso Areti).
Il che rende l’inganno facile da riconoscere: se qualcuno che non abbia un
tesserino Areti e non abbia avvisato in anticipo della visita vi parla di
contatore è quasi certo che sia un truffatore e fate bene a chiudergli la porta
in faccia. Allo stesso modo non vanno mai mostrate bollette né forniti i dati
della propria utenza, perché questo facilita eventuali attivazioni di forniture
non desiderate.
Ho proposto
all’ufficio stampa di Acea di intervistare qui a Derrick l’amministratore
delegato, ma l’azienda ha preferito mandarmi un comunicato stampa, pubblicato
integralmente qui sotto, che riferisce dei tentativi di
controllare la qualità di queste agenzie, di come talvolta si tratti di
semplici millantatori che usano il tesserino in modo fraudolento e di come in
caso di nuovi contratti l’azienda verifichi che non siano involontari, cosa quest’ultima
ottima.
Ma mi chiedo
se al marketing di Acea tengano anche in conto il danno rispetto a tutti i
potenziali clienti che non cadono nel tranello e semplicemente osservano
truffatori con il tesserino aziendale in azione mentre cercano di confondere
soprattutto gli anziani e le persone più in difficoltà.
Se io fossi
Acea, e fossi intenzionato a mantenere una reputazione commerciale decente,
farei l’impossibile per non confondermi con queste pratiche. Per esempio
chiudendo il canale door to door, se non su appuntamento e con personale verificabile
dal cliente. Cosa impedisce di imporre modus operandi corretti e di mandare
propri ispettori? E se l’azienda non ci riesce, cosa aspetta a comunicare
pubblicamente a clienti e potenziali clienti come riconoscere i truffatori?
(Ripeto: nel mio caso tutte le persone con tesserino Acea che mi hanno suonato nell’ultimo
anno usavano metodi truffaldini, e verosimilmente non tutti millantavano il mandato.
Per cui, se le agenzie serie esistono, qualcuno deve aver raccomandato loro tassativamente
di non suonare alla mia porta).
Acea Energia è parte del gruppo energetico del comune di Roma. I sostenitori delle partecipazioni pubbliche ritengono che un servizio essenziale debba essere operato da aziende controllate dal pubblico per garantirne qualità ed equità, e questa è tipicamente la ragione politica per giustificare che con la mia IMU o la mia addizionale comunale il Comune partecipi in un’azienda. Il che fa di me, indirettamente, un’azionista. In questa veste mi arrogo la responsabilità di affermare che il management di Acea e il Comune di Roma hanno una grave responsabilità per non essere intervenuti efficacemente sui tentativi di truffe porta a porta in nome di Acea.
Ma anche gli azionisti privati dovrebbero preoccuparsi di una dissipazione di credibilità di questo tipo.
I microfoni di Derrick restano aperti.
Link e allegato
- Tutte le puntate di Derrick sulla scelta del fornitore di energia e su come proteggersi dalle truffe: http://derrickenergia.blogspot.com/search/label/Scelta%20del%20fornitore
Idem con Enel, il venditore aveva il tesserino Enel e chiedeva di "attivare" il contatore. Ho informato Enel al numero verde, chiedendo se avevano loro operatori in giro per Fiumicino, ma sono rimasti sul vago senza confermare ne smentire.
RispondiEliminaGrazie. La mancanza di reazioni decise da parte delle aziende interessate (che sono tipicamente gli ex monopolisti nazionali e locali a controllo pubblico) mi sembra molto censurabile.
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