Il nostro ministro Urso in tutto questo ha dichiarato che “dovremmo
guardare con attenzione al gas americano” e direi che stiamo già facendo di
più: lo stiamo acquistando per alimentare i nuovi porti per le navi metaniere.
In uno scenario però apparentemente contraddittorio in cui da un lato questi
porti in Europa così come la capacità di trasporto via nave sono
sottoutilizzati, dall’altro i prezzi del gas salgono. Un eccesso di capacità infrastrutturale
a fronte invece di una relativa scarsità di gas.
Questo eccesso di capacità riguarda l’Europa in generale,
malgrado nel 2024 si sia interrotta la tendenza di riduzione dei consumi. Anche
in Germania solo una frazione minima del gas, rispetto al potenziale, è arrivata
attraverso i nuovi rigassificatori galleggianti nel 2024. I contribuenti o pagatori
di bollette tedeschi almeno possono consolarsi per il fatto che quelle
navi-rigassificatrici sono state noleggiate, mentre la nostra attraccata a
Piombino e l’altra di Ravenna le abbiamo, ahinoi, comprate.
Tra le analisi sull’eccesso di capacità di trasporto e
ricezione di gas liquefatto segnalo rispettivamente Sissi Bellomo sul Sole 24
Ore del 1/2/25 e lo studio IEEFA pubblicato pochi giorni prima (link sotto).
Ma la situazione potrebbe diventare ancora più estrema se si
avverasse uno scenario che di colpo sembra meno remoto rispetto a solo poche
settimane fa: una riapertura dei flussi via tubo dalla Russia via Ucraina dopo
la chiusura totale a inizio anno. Un’ipotesi considerata non da autori di
fantapolitica ma dall’executive vice president di Equinor, la società
petrolifera norvegese, in un’intervista a Laurence Walker di Montel del 5/2/25.
Se si arrivasse a un armistizio, dice Irene Rummelhoff, è ragionevole che
riprenderemmo a usare i tubi via Ucraina per 27 miliardi di metri cubi all’anno
di gas russo verso l’Europa, il che spiazzerebbe ancor più quello liquefatto.
Si tratta di una prospettiva verosimile? Non lo so. Quel che,
forse acrobaticamente, osservo è che con un Trump che si disimpegna nell’aiuto
militare all’Ucraina e colpisce l’Europa coi dazi usare la leva del gas con
Putin da parte dell’Europa potrebbe da un lato compensare la minor forza
militare senza gli USA, dall’altro reagire ai dazi americani colpendo il gas
del golfo del Messico, pardon: d’America.
Link
- Studio IEEFA su eccesso di capacità di import gas in Italia: https://ieefa.org/resources/italys-soaring-gas-investments-ignore-falling-demand
- Montel su possibile riapertura rubinetti dalla Russia: https://montelnews.com/news/80f99234-11d6-404e-bc21-a7210099a3d3/peace-could-see-tripling-of-russia-gas-flows-to-eu-equinor