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Ricordo ora alcuni dati utili
al resto del discorso su cui sotto ci sono link a varie puntate di
approfondimento: gli inquinanti più critici oggi per diffusione e danni alla
salute sono le polveri sottili e sottilissime e gli ossidi di azoto (che
d’estate generano anche ozono). La mortalità stimata conseguente in Italia è
drammatica: attorno alle 80 mila morti premature all’anno. Una ricerca di
tecnici dell’Arpa Emilia Romagna pubblicata su Ecoscienze nel 2019 e riportata sul
sito del Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente stima che nella regione
un quarto delle polveri sottili siano responsabilità del traffico e ancora di
più lo siano gli ossidi d’azoto, mentre l’altra fonte molto rilevante di
emissioni dannose, d’inverno, sono gli impianti di riscaldamento a combustione.
Per questo il blocco del
traffico o l’abbassamento della temperatura ammessa negli edifici pubblici e privati
(quest’ultimo però difficile da controllare) sono la più ovvia azione attivabile
istantaneamente da un Comune per rispondere ai picchi di concentrazione
d’inquinanti, e gli amministratori che non lo fanno sono passibili di azioni di
responsabilità da parte dei cittadini.
Il caso del blocco dei
diesel nuovi a Roma ha trovato specifici detrattori che fanno notare (com’è
vero) che i diesel recenti sono estremamente efficienti e molto meno sporchi di
quelli più vecchi e, per alcuni inquinanti, anche migliori di alcuni motori a
benzina più datati. (Sicuramente sono poi più efficienti in termini di
emissioni-serra, le quali però non c’entrano con l’inquinamento direttamente dannoso
alla salute di cui parliamo oggi).
Ma c’è un aspetto
sociologico, direi addirittura di classe, che il blocco di Roma ha scoperchiato.
Mettendosi contro i diesel Euro 6, l’amministrazione romana si è inimicata una
categoria di cittadini tipicamente benestanti che possiedono auto turbodiesel nuove, moltissime delle quali parte di flotte di auto benefit-aziendali, le
stesse cui il Governo ha tentato di ridurre con la legge di bilancio 2020 gli
sconti fiscali ottenendo un compatto fuoco di sbarramento che l’ha costretto a recedere
(link sotto a puntata specifica di Derrick).
Sul caso dei diesel a
Roma è utile la dialettica tra Paolo Caputo sul blog motori de Il Giornale e
Pasquale Libero Pelusi capo del dipartimento tutela ambientale del comune di
Roma (link sotto).
Caputo argomenta che la
discriminazione dei diesel Euro 6 non ha senso in termini di efficacia rispetto
ad altre misure (tra queste – aggiungo io - il lavaggio delle strade per
evitare il risollevamento delle polveri depositate o il controllo effettivo
della circolazione rispetto ai limiti anti inquinamento normalmente previsti
all’interno dell’anello ferroviario di Roma), mentre Pelusi risponde che il
blocco del traffico – in particolare nel caso delle domeniche ecologiche - ha
anche una finalità di sensibilizzazione dei cittadini.
Ora, se riteniamo che il
blocco delle auto per sensibilizzare i cittadini sia accettabile, allora potrebbe ulteriormente aver senso indurre un automobilista che può permettersi un turbodiesel Euro 6 fiammante a valutare alla prossima occasione una scelta di acquisto, o di stile di vita, più drastica in termini di attenzione all’ambiente. Ma credo che una distinzione trasparente tra misure d’emergenza sull’aria e di
sensibilizzazione di medio termine sui comportamenti sia necessaria per
garantire credibilità e supporto a entrambi i filoni, a mio avviso tutt’e due necessari.
Ringrazio per la ricerca delle fonti di questa puntata Edoardo Zanchini
Link:
- Puntata di Derrick sulla disciplina fiscale delle auto aziendali: http://derrickenergia.blogspot.com/2019/09/incentivi-fiscali-ad-auto-aziendali.html
- Tutte le puntate di Derrick sull'inquinamento dell'aria:
http://derrickenergia.blogspot.com/search/label/Inquinamento%20dell%27aria - Risposta del dipartimento Tutela Ambientale di Roma a Paolo Caputo: http://www.paolocaputo.it/public/QL20180003241-080886470.pdf
- Articolo di Paolo Caputo sul blog Motori de Il Giornale: http://www.paolocaputo.it/public/QL20180003241-080886470.pdf
- Agostini, Bacco et al. su fonti di inquinamento dell'aria in Emilia Romagna (in Ecoscienze 6/2019): https://www.arpae.it/cms3/documenti/_cerca_doc/ecoscienza/ecoscienza2019_6/agostini-bacco_et_al_ecos2019-06_per_web-5.pdf
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