venerdì 14 febbraio 2020

Blocco delle auto diesel nuove a Roma (Puntata 426 in onda il 18/2/20)

Grattacielo a Madrid
Non vi sarà credo sfuggita l’asperrima polemica che è seguita ad alcune giornate di blocco parziale delle automobili private a Roma in seguito a una sfilza di sforamenti dei limiti di legge di qualità dell’aria avvenuta in varie città italiane. Il fatto specifico di Roma, che ha fatto infuriare tantissimi, è il blocco di tutte le auto diesel, anche quelle Euro 6 che rientrano nei parametri più recenti e restrittivi dell’UE in termini di emissioni dannose.
Ricordo ora alcuni dati utili al resto del discorso su cui sotto ci sono link a varie puntate di approfondimento: gli inquinanti più critici oggi per diffusione e danni alla salute sono le polveri sottili e sottilissime e gli ossidi di azoto (che d’estate generano anche ozono). La mortalità stimata conseguente in Italia è drammatica: attorno alle 80 mila morti premature all’anno. Una ricerca di tecnici dell’Arpa Emilia Romagna pubblicata su Ecoscienze nel 2019 e riportata sul sito del Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente stima che nella regione un quarto delle polveri sottili siano responsabilità del traffico e ancora di più lo siano gli ossidi d’azoto, mentre l’altra fonte molto rilevante di emissioni dannose, d’inverno, sono gli impianti di riscaldamento a combustione.
Per questo il blocco del traffico o l’abbassamento della temperatura ammessa negli edifici pubblici e privati (quest’ultimo però difficile da controllare) sono la più ovvia azione attivabile istantaneamente da un Comune per rispondere ai picchi di concentrazione d’inquinanti, e gli amministratori che non lo fanno sono passibili di azioni di responsabilità da parte dei cittadini.

Il caso del blocco dei diesel nuovi a Roma ha trovato specifici detrattori che fanno notare (com’è vero) che i diesel recenti sono estremamente efficienti e molto meno sporchi di quelli più vecchi e, per alcuni inquinanti, anche migliori di alcuni motori a benzina più datati. (Sicuramente sono poi più efficienti in termini di emissioni-serra, le quali però non c’entrano con l’inquinamento direttamente dannoso alla salute di cui parliamo oggi).
Ma c’è un aspetto sociologico, direi addirittura di classe, che il blocco di Roma ha scoperchiato. Mettendosi contro i diesel Euro 6, l’amministrazione romana si è inimicata una categoria di cittadini tipicamente benestanti che possiedono auto turbodiesel nuove, moltissime delle quali parte di flotte di auto benefit-aziendali, le stesse cui il Governo ha tentato di ridurre con la legge di bilancio 2020 gli sconti fiscali ottenendo un compatto fuoco di sbarramento che l’ha costretto a recedere (link sotto a puntata specifica di Derrick).

Sul caso dei diesel a Roma è utile la dialettica tra Paolo Caputo sul blog motori de Il Giornale e Pasquale Libero Pelusi capo del dipartimento tutela ambientale del comune di Roma (link sotto).
Caputo argomenta che la discriminazione dei diesel Euro 6 non ha senso in termini di efficacia rispetto ad altre misure (tra queste – aggiungo io - il lavaggio delle strade per evitare il risollevamento delle polveri depositate o il controllo effettivo della circolazione rispetto ai limiti anti inquinamento normalmente previsti all’interno dell’anello ferroviario di Roma), mentre Pelusi risponde che il blocco del traffico – in particolare nel caso delle domeniche ecologiche - ha anche una finalità di sensibilizzazione dei cittadini.

Ora, se riteniamo che il blocco delle auto per sensibilizzare i cittadini sia accettabile, allora potrebbe ulteriormente aver senso indurre un automobilista che può permettersi un turbodiesel Euro 6 fiammante a valutare alla prossima occasione una scelta di acquisto, o di stile di vita, più drastica in termini di attenzione all’ambiente. Ma credo che una distinzione trasparente tra misure d’emergenza sull’aria e di sensibilizzazione di medio termine sui comportamenti sia necessaria per garantire credibilità e supporto a entrambi i filoni, a mio avviso tutt’e due necessari.

Ringrazio per la ricerca delle fonti di questa puntata Edoardo Zanchini


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