lunedì 10 febbraio 2020

In treno in Tailandia (Puntata 425 in onda l'11/2/20)

Una carrozza 3a classe di treno locale
L’incidente all’alta velocità ferroviaria vicino a Lodi del 6 febbraio 2020, dove uno scambio si trovava inaspettatamente in posizione di svio al passaggio del primo convoglio del giorno, mi ha fatto ripensare a un viaggio recente in Tailandia, quando ho provato le locali ferrovie da Chiang Mai, capoluogo del nordovest, fino alla capitale Bangkok.

Le ferrovie tailandesi sono state nazionalizzate a metà del secolo scorso, hanno una rete relativamente piccola (circa 5000 km, meno di un terzo di quella italiana) rispetto alle dimensioni del paese, non elettrificata tranne la ferrovia veloce sopraelevata che collega l’aeroporto intercontinentale a Bangkok, e quasi tutta a binario singolo.
L’azienda ultimamente perde circa 300 milioni di Euro all’anno e nei suoi servizi più comuni ha prezzi calmierati che per i nostri standard, anche in rapporto alla qualità, sono veramente bassi (e la Tailandia non ha più restrizioni che impediscano a stranieri o turisti di usare qualsiasi classe di viaggio): per un biglietto di terza classe da Chiang Mai a Lampang, forse un centinaio di chilometri percorsi in 2 ore e mezza, ho speso 67 centesimi di Euro.

Attesa per precedenza.
Sullo sfondo l'imbocco del tunnel Khun Tan,
il più lungo dellle ferrovie tailandesi
La presenza di binario singolo anche nelle tratte principali riduce moltissimo la portata delle linee. Da Chiang Mai a Bangkok, meno di 800 chilometri, c’erano nel periodo di mia presenza solo 5 treni al giorno inclusi quelli notturni, più qualche convoglio regionale che compie solo parte del tragitto.
I treni più veloci sono quelli che ricevono precedenza nelle stazioni rispetto agli altri in senso contrario, e ci sono dei mini convogli di tre carrozze motorizzate "special express" che fanno un servizio rapido tra le due città a prezzi nettamente più alti, fino a 40 Euro circa, simili a quelli dei bus per turisti nella stessa tratta.

Lo Stato tailandese sta valutando di permettere a investitori esteri di costruire linee ad alta velocità tra le città principali, ma le prospettive che l’investimento avrà di ripagarsi sono dubbie, vista la concorrenza di una capillare rete di bus piuttosto economici.
Io stesso ho comunque visto a partire da un centinaio di chilometri a nord di Bangkok e fino alla periferia della capitale lavori in corso per la posa di nuovi binari in doppia linea.
Biglietto di terza classe con vidimazione a forma di cuore

Non farò alcun elogio della lentezza per non subire critiche da presunto fan della decrescita (che non sono affatto), ma devo ammettere che le tratte in treno dal nord a Bangkok sono state tra le cose più piacevoli della già bella mia permanenza in Tailandia. Soprattutto le zone più settentrionali del tragitto hanno viste affascinanti su montagne e selva, e attraversano alcuni ponti metallici altissimi che se ci si affaccia dalle porte del treno (mai chiuse, nella mia carrozza) fanno abbastanza impressione.
Non mancava poi la possibilità di approvvigionarsi di cibo e bevande di ogni tipo da venditori che salivano in una stazione e scendevano nella successiva. (Chissà se per il coronavirus hanno poi imposto qualche limitazione).
Una volta entrati nella capitale, col suo volume potente di chiasso e calore, è stato impressionante vedere quante comunità e mercati anche di notte pullulassero a pochi centimetri dal percorso ferroviario.

L'autore di Derrick
con un addetto alla sicurezza
presso la stazione di Den Chai
Il biglietto per la lunga tratta da Den Chai a Bangkok (in seconda classe, per evitare la mortale aria condizionata) ho potuto acquistarlo online insieme alla prenotazione del posto sul sito web ufficiale (link sotto), forse unica concessione alla modernità.
Gli scambi ferroviari, invece, almeno in tutta la parte settentrionale del percorso e se ho osservato bene, erano azionati manualmente dalla stazione più vicina tramite pesanti leve collegate a sottili funi d’acciaio allineate su pulegge di fianco ai binari. Stessa tecnica che credo si applichi ai dispositivi di segnalamento.







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